Libro è stato pubblicato
New Atlanteans (Canada)

ISBN: 978-1-897510-65-0

© Antonov V.V., 2010


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Destino e la sua correzione

Vivendo nei nostri corpi fisici, spesso pensiamo che possiamo restare “completamente da soli”, che possiamo avere segreti dei quali “nessuno non saprà mai nulla”. In realtà, queste sono nostre ingenue illusioni. Dai nostri corpi vediamo soltanto i corpi delle persone incarnate come noi, alle quali veramente possiamo nascondere qualcosa.

Però, in realtà viviamo completamente aperti davanti a Dio e a una moltitudine di spiriti. Essi, non solo osservano continuamente il nostro comportamento, sentono i nostri discorsi, le nostre emozioni, ma per loro sono aperti completamente anche tutti i nostri pensieri.

Non succede mai di restare invisibili a nessuno. Quando “ci appartiamo” a fare il sesso, pure lì ci osservano. Fossimo in un deserto, in una foresta, su un isolotto deserto nell’oceano — di giorno e di notte, quando fa caldo o gran freddo — siamo completamente aperti a Dio e a molti esseri non incarnati. Persino nel gabinetto dietro la porta chiusa siamo alla loro vista da tutti i lati, da sotto e persino da dentro. Né i vestiti, né altre barriere o involucri possono fare da ostacolo.

In relazione a tutto ciò, sarebbe molto utile la meditazione: “Sono sul palmo di Dio”. Se sentiamo sempre il Suo sguardo, ci aiuterà a liberarci al più presto da tante cose inutili che sono in noi.

… Ma essi (Dio e gli spiriti), essendo invisibili per noi, possono influenzarci in qualsiasi modo.

Influenzano facilmente anche le nostre emozioni, specialmente se noi stessi non siamo capaci di comandarle.

Per esempio, è facile farci innamorare di qualcuno o inaspettatamente disinnamorare.

Oppure, passeggiando, ci “è venuta la voglia” di fermarci, andare a sinistra o a destra, o andare più velocemente, e là…

Ci possono infondere una certa idea che noi riteniamo essere nostra.

Oppure, influenzando i centri cerebrali, ci fanno scivolare, cadere, ferire, o, fallire il colpo.

Un criminale mi ha assalito e mi ha fatto qualcosa non solo perché è un primitivo crudele e maligno che va verso l’inferno, ma anche perché, in questa situazione, Dio gli ha permesso di incontrarmi.

Quanto più primitivo è l’intelletto dell’uomo, tanto più facile è comandarlo, poiché esso non ha convinzioni etiche solide e non fa resistenza a tale controllo.

E’ ancora più facile comandare gli animali. Quindi, se qualcuno è stato morsicato da un cane, ciò è successo non solo per volontà del cane.

Dio e gli spiriti comandano gli uomini e gli animali. Influenzano anche gli oggetti non vivi; così una palla può, se c’è bisogno, essere deviata, una bomba, un proiettile, una granata, possono non esplodere e il fuoco può estinguersi. Al contrario, il fuoco, l’acqua e qualunque altra cosa, possono d’improvviso apparire in un posto imprevisto e nel momento inaspettato. Gli esempi sono i fenomeni di poltergeist e i miracoli che fanno i Messia, e non solo vicino ai Loro corpi, ma anche a qualsiasi distanza. Adesso lo dimostrano Sathya Sai Baba [10,14,42,58,64], David Copperfield [9].

Avendo capito che Dio è dappertutto e che Egli è onnipotente, dobbiamo accettare che nessuna forza esterna è in grado di arrecarci del danno senza la volontà di Dio. (Anche tutti gli spiriti sono comandati da Lui). Se ci capita qualcosa di spiacevole, bisogna cercare la causa in noi stessi: nel nostro destino, nei nostri errori del passato prossimo o remoto.

… Abbiamo già affermato che Dio ha realizzato tutta la Sua Creazione non per noi, uomini, ma per Lui. Noi, uomini, non viviamo indipendentemente. E non siamo separati oggettivamente da Dio. Al contrario, siamo in Lui, e la nostra convinzione di essere separati da Lui è solo una nostra stupida illusione che ci porta ai nostri guai.

Dipendiamo completamente da Lui. Egli ci pascola come Suo gregge, ci manda ogni volta a crescere e diventare adulti sui “pascoli” della Terra. Qui nelle interazioni con coloro che sono simili a noi e con gli oggetti del mondo materiale acquistiamo e rafforziamo le nostre qualità, belle o brutte che siano.

Dobbiamo imparare a vedere, sentire ed ascoltare il nostro Pastore e ad amarLo. Qualcuno lo impara con gioia, qualcuno cerca di nascondersi da Lui, facendo finta che Egli non esista per nulla, pero esisto io! — così sano, forte e bello!

Egli educa con tenerezza quelli ubbidienti, buoni, amorosi, intelligenti e velocemente li fa avvicinare a Sé ed entrare in Sé.

Gli altri, invece, continuano ad incarnarsi e reincarnarsi nei corpi nuovi. E tra un’incarnazione e l’altra, vivono a lungo tra le anime loro simili, in quegli stati della coscienza ai quali si sono abituati, vivendo sulla Terra.

Dio continua a prendersi cura di noi fino alla “fine del mondo” tramite i Suoi Messia e profeti, e per mezzo dei libri santi. Egli ci fa capire anche cosa vuol dire essere maligni, bugiardi, vili, amanti dei beni altrui — ce lo fa capire aizzando contro di noi gli uomini-criminali, animali feroci… In questo modo ci vuole spiegare cosa significa provare il dolore, la paura, la collera degli altri, cosa vuol dire essere derubato… per insegnarci a non farlo agli altri.

La gente lo chiama “la legge karmica” — la legge della correlazione tra le cause e le conseguenze nei nostri destini. Seguendo questo principio, Egli ci “percuoterà” fino a quando ci libereremo dei nostri vizi, diventando come Lui ci vuole vedere: teneri, premurosi, altruistici, assolutamente onesti, privi di sussiego e arroganza, incapaci di arrabbiarci né di diventare violenti. La violenza è possibile soltanto per difendere la gente buona dalla violenza maligna di qualcuno.

Egli è l’Amore. Per affluire in Lui o almeno avvicinarci a Lui, anche noi dobbiamo diventare l’Amore.

Che cosa è l’Amore? Ben poca gente capisce cosa significa questa parola!

L’Amore è composto, prima di tutto, dagli stati emotivi, il principale e il più prezioso dei quali è una sottile tenerezza su uno sfondo di CALMA. Nonché, sollecitudine, benevolenza, deferenza, rispetto, gratitudine, ecc.

Le emozioni non sono i pensieri, né la mimica, né le reazioni, né i processi elettrici nel cervello. Le emozioni non sorgono nella testa, come suppongono i fisiologi-materialisti. Le emozioni sorgono nel torace, collo, ventre. Esse nascono negli organi emoziogeni specializzati — chakra e meridiani.

Le varianti dell’Amore elencati sopra si producono nel chakra anahata situato nel torace. In realtà, queste varianti sono conosciute solo da coloro che hanno questo chakra sviluppato e funzionante regolarmente. Per gli altri, parole come tenerezza, benevolenza, ecc. sono soltanto parole che non portano ad alcun significato concreto. Chi vive senza l’amore “cordiale”, vive “lontano” da Dio e per adesso non ha nessuna chance di successo spirituale, di conoscere Dio e il Suo Amore, neppure in paradiso.

L’AMORE e la CALMA sono due stati, vivendo nei quali abbiamo delle chance per il rapido perfezionamento spirituale, per avvicinarci a Dio.

Invece diverse varianti della collera (odio, furia, irritazione, biasimo, gelosia, insoddisfazione ed altre) e della paura sono gli stati che ci portano nella direzione opposta a Dio, all’inferno.

Queste due paia degli stati sono opposti e si escludono l’un l’altro.

E’ facile imparare la collera e la paura. Quasi tutti ne sono capaci.

Vogliamo andare lì? Come possiamo opporci al male che ci porta verso l’inferno? Odiando coloro che “hanno organizzato tutto questo”? È la più facile e stupida soluzione. Proprio essa ci garantirà un brutto karma per questa e la seguente vita terrestre con l’inferno fra di esse.

Le condizioni in cui viviamo adesso, sono il karma di ognuno di noi meritato nelle nostre vite passate prive di spiritualità. Vogliamo che sia ancora peggio nel futuro?.

A un bel destino, al paradiso, a Dio ci possono portare soltanto l’AMORE unito alla CALMA, indipendentemente dalle circostanze esterne.

Come possiamo imparare l’AMORE e la CALMA?

Il primo metodo che Dio ha proposto alla gente nei tempi remoti, è l’amore sessuale armonioso — proprio l’amore non passionale, privo di libidine (voglia egoistica), gelosia — l’amore basato sul rispetto reciproco, su donarsi all’altro, agire per il bene dell’altro, per l’armonia comune e non per se stesso.

Il secondo metodo è l’educazione armoniosa e felice dei bambini.

Il terzo — l’armoniosa comunicazione con la natura.

Il quarto — l’arte spirituale, ossia ciò che favorisce lo sviluppo in noi, prima di tutto, dell’AMORE e della CALMA.

Il quinto — visitare le riunioni spirituali, nelle quali sono organizzate anche le meditazioni armoniose di gruppo che sviluppano l’Amore.

Oltre a ciò, esistono metodi esoterici per lavorare su se stessi, nei quali al primo posto, deve stare lo sviluppo dell’organo principale dell’amore emotivo — il cuore spirituale. Poi seguono i metodi per la raffinazione della consapevolezza, la cognizione dello Spirito Santo e quindi di Dio-Padre.

… Noi — come coscienze, anime — durante tutta la nostra evoluzione personale abbiamo formato in noi alcuni tratti individuali che si chiamano “tratti del carattere”. Essi possono essere sia buoni sia viziosi.

Esistono, per esempio, i seguenti vizi: iracondia, aggressività, violenza, mordacità, presunzione, cupidigia, egoismo, noiosità, falsità, maleducazione, mancanza di tatto. Nell’uomo possono essere presenti anche tali tratti viziosi meno significanti, però sgradevoli alla gente circostante, come il vezzo di rosicchiare le unghie, “tremare con le ginocchia”, seduti a tavola costantemente “tirare su il moccio”, utilizzare le parole grossolane o semplicemente parlare troppo e a voce molto alta.

Fra i vizi possono essere annoverate anche la mancanza di qualità positive, per esempio, mancanza della calma interna, incapacità di amare sinceramente e con tenerezza, di essere fedele e sicuro nei rapporti con la gente, mancata fede nell’esistenza di Dio e non aspirazione alla Perfezione spirituale, mancanza della buona volontà di aiutare la gente con il bene.

Come si fa a lottare contro i vizi? In varie situazioni i consigli possono essere diversi. Così a volte basta solo venire a sapere che tali mie azioni sono viziose, e subito ci si disabitua a farle. Per esempio, l’autore di questo libro ha smesso di fumare, bere gli alcolici e mangiare i corpi degli animali ammazzati, subito dopo che è venuto a sapere dell’esistenza di Dio e del senso della vita; che mangiare i cadaveri degli animali non è una necessità ma un capriccio crudele del nostro vizio della gola.

Ci sono i vizi, quindi, causati dall’ignoranza, i quali se ne vanno facilmente subito dopo di aver ricevuto le conoscenze.

Ma ci sono anche alcuni tratti viziosi del carattere — consuetudine a mentire, stare nello stato di irritazione e collera, noiosità, presunzione, cupidigia, egoismo, codardia, ecc. — che non possono essere eliminati istantaneamente. Per vincerli è necessario un lavoro intellettivo per comprenderli, creare i nuovi stereotipi del pensiero, reazioni e comportamento emotivi. Qui possono essere di gran aiuto la lettura della letteratura spirituale seria, alcuni metodi di lavoro psicoenergetico, per esempio, mettere a posto il sistema dei propri chakra ed il serio ravvedimento.

Adesso analizziamo che cosa è la penitenza: qual’è il suo significato ed il meccanismo.

Anche nelle correnti religiose degenerate può esistere la penitenza, però in esse ha già perso la sua efficacia, perché si è dimenticata la corretta idea dei rapporti tra l’uomo e Dio. In queste correnti religiose Dio è visto come un giudice terribile, il quale, non si sa perché, fa la cernita degli uomini a seconda dei peccati che essi hanno (confessati o non confessati) e poi, in base a tutto ciò, li manda a vivere eternamente all’inferno o in paradiso. Come affermano queste correnti religiose, la “confessione” che salva dall’inferno, consiste nel riferire regolarmente al “pastore” della setta i peccati commessi, dopodiché, sì “fa l’espiazione dei peccati” e così ci si salva dall’inferno. Vale a dire, si possono commettere i peccati perché li commettono tutti. Se non fai il peccatore, potresti inorgoglirti della tua devozione, e proprio quello sarebbe il peccato più terribile. Quindi, possiamo peccare, l’importante è sottoporsi alle confessioni che ci salvano.

Una persona intelligente capisce che tale “formula di penitenza” non è altro che un metodo d’impaurire la “parrocchia” per far frequentare i templi, facendo “donazioni volontarie” per mantenere gli stessi “pastori”.

Leggendo questo libro, dovrebbe sorgere in noi la domanda: com’è stato possibile motivare teoreticamente un tale schema di penitenza così assurdo? Il problema è che nelle concezioni di tali sette “cristiane” è stata persa la conoscenza che Dio-Padre CI STA ASPETTANDO IN SÈ così come dobbiamo diventare: perfetti, simili a Dio.

Quindi il significato della penitenza non è quello di riferire al prete per evitare l’inferno, ma liberarsi completamente dai vizi come proprietà dell’anima per diventare Amore puro, come Dio; poi, avendo acquisito la Saggezza e la Forza, unirsi eternamente con Lui, diventando una Parte di Lui.

In altre parole, dobbiamo prepararci come un bel regalo per Lui, come una donazione del nostro Amore per Lui, come un Dono Santo. E questo Dono deve essere Divinamente puro!

Ormai deve essere chiaro che per quanti “rapporti” o confessioni facciamo e per quanti perdoni chiediamo dei nostri peccati, continuando a vivere nella grossolanità emotiva e danneggiando alle altre creazioni, questo non salverà dall’inferno, non avvicinerà né al paradiso né al Creatore!

… Il meccanismo principale della penitenza è pentirsi delle proprie colpe. Qualunque danno ad un essere vivente, sia per cupidigia, sia per negligenza o a causa del nostro pessimo carattere, ecco è il gruppo principale dei nostri peccati. Possiamo arrecare danno sia con le nostre azioni e parole sia semplicemente con le nostre brutte emozioni. Per di più, ogni volta che usciamo dallo stato di amore, non solo ci allontaniamo da Dio, ma sporchiamo lo spazio circostante dentro l’Assoluto con le energie delle nostre brutte emozioni. Dio ci fa capire che anche tali nostri stati sono i peccati e fanno accumulare karma negativo.

Possiamo immaginare i nostri peccati come le perline infilate sui fili dei nostri brutti tratti — vizi. Per liberarci dai vizi, dobbiamo cercare di ricordarci di tutte le situazioni del filo di ogni vizio, provare il dolore che abbiamo causato all’altro essere e, essendo pentiti, rivivere nella mente tutte quelle situazioni, ma in questa volta correttamente. Proprio in questo modo possiamo distruggere tutti i nostri stereotipi errati e preparare i campioni delle decisioni corrette.

… “La Verità (cioè, capire correttamente che cos’è Dio, l’uomo, l’Evoluzione) — la Semplicità — l’Amore — il Karma-yoga (servire Dio servendo la gente in tutte le cose belle) — la Liquidazione del proprio “io” inferiore per unirsi con “Io” Superiore di Dio — tale schema per il lavoro spirituale ci è stato proposto dall’Avatar Babaji. Cambiandoci così come vuole Dio, cambiamo i nostri destini, riempiendoli sempre di più delle possibilità favorevoli per la crescita spirituale, rendendo le nostre vite sempre più felici, avvicinandoci alla Meta Finale della nostra evoluzione personale — la Beata Unione con Dio-Padre.